un piccolo monumento, una grande questione (2)

Il monumento ai trevigiani nel mondo di Gaiarine e’ stato inaugurato. L’evento e’ stato anticipato da un dibattito pubblico che ha preso le mosse a partire dalla pubblicazione sul blog di una lettera con la quale, un emigrante di Gaiarine, spiega le ragioni del suo dissenso. L’autore, Silvano Zaccariotto a distanza di poche settimane ci scrive:

Gentili Gaiarinesi.
È stato veramente un’ inaspettata e commovente sorpresa la risposta data sia alla mia prima presa di posizione riguardo del nuovo monumento dedicato agli emigranti, sia alla risposta diciamo per il momento “sembrata involontaria e incompressibile ” che il primo cittadino ha dato alla stessa con mesi di ritardo.
Devo ammettere che mi sono piacevolmente sbagliato quando incoraggiavo di; “Ritornate ad essere più sensibili, più umili.” La reazione data, dimostra che la stragrande maggioranza di noi Gaiarinesi lo siamo ancora.

Con qualche settimana di ritardo, causa una mia assenza da casa, ringrazio sentitamente di cuore tutti coloro che in prima fila si sono esposti sia esprimendo i loro sentimenti nel blog -foraxfora-, le telefonate e le lettere di incoraggiamento ricevute, coloro che durante la cerimonia di inaugurazione sentendo scandire il nome di un noto Gaiarinese lo ha applaudito (nota riportata dallo stesso Gazzettino), tutti coloro che ancora prima della nostra presa di posizione “brontolavano” a riguardo.

Però un ringraziamento veramente di tutto cuore va al nostro fondatore storico e padre spirituale Don Canuto Toso che nel lontano 1975 o 76 ha avuto la sensibilità di capire che noi lontani da casa avevamo bisogno di un movimento, un movimento che avesse lo scopo di tenerci più uniti sia nel paese ospitante ma anche con la nostra Terra d’origine, cioè i “Trevisani nel Mondo”
Don Canuto nel suo commento riportato dal Gazzettino in data del 10/10/09 è stato molto chiaro: Minor evidenza agli sponsor sul monumento, e ancora: Pare che risplendano più loro che i nostri emigranti.
Il suo monito finale è chiaro e lampante: L’importante è che ora non si faccia altrettanto in altri monumenti:

Grazie ancora e saluti a tutti Silvano Zaccariotto

Le questioni che il dibattito ha sollevato sono ancora aperte e il controverso monumento e’ espressione di un cambiamento in atto sul piano dell’etica. Per questo si ritiene questo fatto importante e sollecita i promotori dell’iniziativa, e piu’ in generale la societa’ locale riflettere
sul senso che oggetti che produciamo implicitamente comunicano.

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Venite gente, venite: lo spettacolo sta per iniziare…..

.. e che spettacolo il Consiglio Comunale di giovedì scorso 29 ottobre 2009.

Premessa:
E’ stato approvato il così detto “Piano Casa”, cioè l’applicazione nel Comune di Gaiarine della Legge Regionale a sostegno del settore edilizio.

Sulle “nefandezze” di questa legge si è già detto su questo blog la scorsa settimana. ( vedi articolo ; A proposito del prossimo Consiglio Comunale del 29/10/2009: le nefandezze del Piano Casa)

Ricordiamo, solamente, che essa va in deroga agli strumenti urbanistici esistenti e permette ampliamenti di edifici residenziali, industriali(capannoni) e commerciali anche in zona agricola

Perfino la Provincia di Treviso, a conduzione Leghista, aveva capito che l’applicazione della legge regionale, così come emanata dalla Regione Veneto, sarebbe stata un disastro per il nostro territorio; territorio nel quale ci saranno, entro l’anno 2020, 20 milioni di metri quadrati di capannoni inutilizzati (dati della Provincia di Treviso).

Così, nei mesi scorsi, la Provincia, per ottenere una applicazione omogenea della legge Regionale su tutto il territorio provinciale e per attenuarne il suo impatto, aveva organizzato un tavolo tecnico con i Comuni (presenti 80 su 95) e aveva emanato, alla fine degli incontri, delle linee guida, inserite in una bozza di delibera che i comuni avrebbero dovuto adottare.

Cronaca:
Presentazione della legge Regionale da parte dell’Arch. De Zan, uno dei professionisti incaricati per il Pati e il Pat.
Interventi di Antoniolli per lamentarsi del poco tempo avuto per visionare gli atti e del fatto che l’Amministrazione non ha indetto nessuna riunione per chiarire a tutti i contenuti della legge.
Un intervento “politico” del Consigliere Rosada.
Successivamente, inizio delle richieste di chiarimenti da parte dei Consiglieri Antoniolli, Rosada, Poles; chiarimenti e ancora chiarimenti, e cosi via, per un bel po’, tra spiegazioni del Sindaco e dell’arch. De Zan .
(I chiarimenti richiesti dal Capogruppo di opposizione Antoniolli e del consigliere Poles, sembravano, più che altro, orientati a ricercare, in qualità di professionisti del settore edilizio, le possibilità edificatorie, piuttosto che un contrasto politico alla legge e alla sua applicazione nel Comune di Gaiarine.
Da parte della maggioranza nessun intervento, parla solo il Sindaco (Vedi nostra rubrica “Chi parla ai Consigli Comunali”)

Colpo di scena.
Il Consigliere Poles, dichiara di voler presentare degli emendamenti.
Sguardi sconcertati tra gli altri componenti del gruppo di opposizione.
Si capisce immediatamente che non ne sapevano nulla; che il Capogruppo non era stato informato delle intenzioni del suo Consigliere e che, naturalmente, non era a conoscenza del contenuto degli emendamenti.

Il Consigliere Poles, inizia con la presentazione degli emendamenti, che altro non sono che le prescrizioni (la parte in grassetto) contenute nelle “linee Guida della Provincia” di cui abbiamo detto in premessa.

Di per sé la cosa poteva avere anche un “senso politico”(diciamo noi): Cari Consiglieri di maggioranza che siete iscritti alla Lega e al Popolo delle Libertà, ma soprattutto Voi Leghisti, vediamo se avete il coraggio di votare “contro” anche alle prescrizioni proposte dalla Provincia di Treviso che i Vostri partiti governano?

Il risultato è una situazione paradossale, che chiamare farsa è puro e semplice eufemismo.

Il Consigliere Poles legge ad uno ad uno gli emendamenti.
Il Sindaco da le direttive di voto ai suoi alzando per primo la mano e naturalmente la maggioranza vota compatta, bocciandoli tutti, probabilmente non capendo neppure di che cosa si stia parlando.

L’opposizione non vota compatta a favore degli emendamenti.
Come una “Piccola Armata Brancaleone” (erano presenti in quattro) ogni Consigliere vota esprimendo ora voto favorevole, ora contrario, ora di astensione.

Ma il massimo dello spettacolo si raggiunge quando il proponente gli emendamenti, esprime voto contrario ad uno di essi e voto di astensione su altri. Sì, avete capito bene, ha espresso voto contrario e di astensione ad emendamenti presentati da se medesimo.

Facile la battuta del Sindaco: Marco, un momento, fame capir: mi (notate il “mi”) presenti gli emendamenti e poi voti contro.

Ciliegina finale.
Dopo una serie di battute ed ipotesi tra lo spassoso e l’allegro sul fatto che la legge sia incompleta, contraddittoria, incongruente, fallace (il Sindaco stesso dichiara che «è la legge iniziale sbagliata» giunge l’invito perentorio ed esplicito dello stesso Sindaco «no femo gli spiritosi in consilio comunal!»

Conclusione:
La maggioranza ha espresso parere contrario a tutte le indicazioni della “sua Provincia”.
L’opposizione (sic) ha espresso parere contrario ad alcuni emendamenti presentati da un suo componente, quindi ha votato contro se stessa.
Il proponente gli emendamenti ha votato contro se stesso.
Il territorio che non è “contro” alcuno è pronto per essere saccheggiato.
Non una sola parola di approfondimento e/o di chiarimento sugli aspetti ecosostenibili della legge regionale n. 14 del 8/7/2009 a dimostrazione dei veri obiettivi della legge stessa: tirar su cemento!

Venite gente, venite: lo spettacolo sta per iniziare……

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Giornalismo e quotidiani

“E qual’è mai il giornale che scrive per il fine che in teoria gli sarebbe primario cioè informare o non invece per quello di influenzare in una direzione.”da Esperienze pastorali di Don Lorenzo Milani

Il giornalismo partecipativo (detto anche giornalismo collaborativo o, in inglese, citizen journalism o open source journalism) è il termine con cui si indica la nuova forma di giornalismo che vede la partecipazione attiva dei lettori, grazie alla natura interattiva dei nuovi media e alla possibilità di collaborazione tra moltitudini offerta da internet.
Un cyber-dissidente è un giornalista professionista o un giornalista partecipativo che pubblica notizie, informazioni o commenti su internet critici verso un governo o un regime.
L’Osservatorio europeo di giornalismo (EJO) è un centro studi non profit dell’Università della Svizzera italiana: esso si occupa di rilevare le tendenze più significative nel mondo dei media, comparando i diversi sistemi dei media e le ricerche scientifiche provenienti da Europa e Stati Uniti.
Un quotidiano è una pubblicazione periodica informativa che esce ogni giorno. Con la televisione e la radio costituisce uno dei maggiori strumenti informativi del nostro tempo. Il nome deriva dall’aggettivo quotidiano, che avviene ogni giorno, riferito alla periodicità.
Reporters sans frontières (RSF) è un’organizzazione internazionale, che ha come obiettivo la difesa della libertà di stampa. Nei giorni scorsi è uscita l’edizione 2009 della Classifica sulla libertà di Stampa redatta, analizzando la situazione di ben 175 paesi.. L’Italia retrocede ancora e si colloca al 49° posto con un calo di ben 14 posizioni in due anni (nel 2007 eravamo al 35° posto e nel 2008 al 44°). Confrontiamo sulla colonna a destra del blog le prime pagine dei quotidiani dall’italia e dal mondo: per sorridere delle differenze/uguaglianze o riflettere su queste?
p.s. il servizio dipende dalla disponibilità dei quotidiani..

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Scarica, stampa, distribuisci! Incontro sul traffico di giovedì 5 novembre

Scarica QUI il volantino dell’incontro pubblico di giovedì prossimo, nel corso del quale elaboreremo proposte condivise per risolvere i problemi causati dal traffico nei nostri centri urbani. Dopo averlo stampato, fanne alcune copie e passalo agli amici e conoscenti che pensi possano essere interessati o che ritieni possano contribuire positivamente alla individuazione di possibili soluzioni. L’incontro non è limitato alla sola cittadinanza del nostro Comune, anzi! Ci interessa conoscere situazioni simili alla nostra, confrontare esperienze e valutare le soluzioni adottate in altri contesti.

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