Italiani popolo di.. ferraristi ?!?

Ogni anno scompare un paese di settemila persone
Tante sono le vittime delle strade italiane; 300.000 sono i feriti, ed oltre 20.000 i disabili gravi prodotti da questa guerra non dichiarata.
Il parlamento Europeo ha chiesto all’Italia di ridurre del 40% in dieci anni questi numeri.
A ciò lo st
ato italiano ha risposto con un sempre calante presidio del territorio e con un grave ritardo nell’adeguamento degli organici delle forze dell’ordine e delle norme del Codice della strada.

Bollicine leggere calpestano…il diritto di vivere
per l’AIFVS questa pubblicità è ingannevole
Una pubblicità carica di ambiguità, offensiva specie per chi sopporta la perdita di un figlio a causa di un guidatore ubriaco. Una pubblicità con affissioni murali nelle zone centrali di Roma e sugli autobus dell’ATAC che deprime la civiltà, sia perchè offre un’immagine non solo carica di ambiguità (sganciarsi da chi?), ma anche perchè collega lo spumante alla visione gioiosa della mobilità, tanto che le sue bollicine compongono una moto, e ciò pur sapendo che l’alcol è causa degli incidenti stradali e che esso provoca danni alla salute e fa perdere l’autocontrollo, incrementando risse ed uccisioni, come ci informa l’OMS e come documentano gli articoli di tutti i quotidiani.
E’ questa la società che vogliamo?
Una società costituita da gente spregiudicata, che pur di spremere denaro è disposta a calpestare i diritti umani inalienabili, come il diritto alla vita ed alla salute, a disorientare i giovani, tanto da proporre loro l’imbroglio e la perdita dei valori come “Straordinari momenti di vita reale?”. Inciviltà e illegalità sì, perchè vengono messi sotto i piedi i contenuti dell’art. 41 della Costituzione che, nell’affermare che l’iniziativa economica privata è libera, stabilisce che essa “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Chi potrebbe affermare che quell’immagine è coerente con le richieste dell’art. 41? Ma l’articolo 41 chiama anche in causa la responsabilità delle nostre istituzioni, poichè aggiunge che: “La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”. Se questo articolo esiste ancora nella nostra Costituzione, vorremmo sapere quali controlli opportuni stiano facendo le nostre istituzioni perchè non passino pubblicità negative, in contrasto non solo con la Costituzione, ma anche con le informazioni di un organismo scientifico fortemente accreditato, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
O forse il loro punto di riferimento sono le convinzioni del Ministro per le Politiche Agricole Zaia che si è dichiarato contrario alla riduzione del tasso alcolico consentito dello 0,5, ed ha anche affermato che chi beve due bicchieri di vino è perfettamente in grado di guidare?
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS

Abbasso la ferrari

Non le ho sempre odiate le auto.
Mi sono piaciute molto normale, per un po’, come a tutti i miei poveri contemporanei, tipo dall’85 che avevo la patente (e la macchina, una 112, quella di mio nonno Erio, andava a manetta la 112) e io ero felice. Impazzita. E il giorno che presi la patente fu veramente il più bello della mia vita. Me lo ricordo.
Finalmente: ero grande! Libera! Non vedevo l’ora!
Libera di pagare un’auto, di pagare la benzina, il bollo, l’assicurazione, libera di stare ore in coda, di prendere multe, di essere stressata, di perdere ore a cercare pa
rcheggio, di salire in macchine gelate d’inverno e bollenti d’estate, di non tirare il fiato, di non dormire dal rumore….
Comunque sì anche io ho avuto il mio due-tre anni d’amore inspiegabile per il mezzo in questione, ma dopo tutto da piccola in chiesa ho avuto il periodo che parlavo col crocefisso e quello mi faceva sì e no con la testa.
Rapidamente tutto questo amore si trasformò in fastidio: mi ritrovai, sposata giovinetta, a fare la pendolare da un paesino dove ero finita perchè la casa disponibile era lì, e il posto giù in città, dove lavoravo.
I due siti sono collegati da una statale, l’estense, chiara opera di sadismo urbanistico, o retaggio delle gite in carrozza di Matilde di Canossa, con tutto un bel canale a destra e sinistra e tante belle curve che schiantarsi è un attimo, se non si va, come indicato, ai 50: ma il povero paesino sta giusto giusto fra Modena e Maranello, e si vede che tutti vogliono farti credere di essere Shumacker che va a lavorare? Insomma io mi facevo questi quindici km con il terrore che queste persone, che si erano comprate queste auto dalle linea aggressiva, alla fine: volessero veramente aggredirmi!!!

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E pur si muove, in qualche caso si .. in qualche caso no….

Chissà se è merito dei cittadine/i del nostro Comune che si stanno mobilitando o degli organi di stampa o nostro (dei nostri post e dei nostri commenti), fatto sta che del problema del traffico, della sua pericolosità, dell’inquinamento che provoca, della necessità di avere una presenza più assidua dei vigili sulle nostre strade si è cominciato a dibattere e non solo… e così qualcosa pur si muove: lunedì mattina i vigili erano presenti in via dei Fracassi con tanto di Autovelox.

Eureka, eureka.
Forse se si mettono di impegno il nostro Comune potrà assomigliare un po’ meno a quel famoso Far West dove tutti (leggi automobilisti) si fanno giustizia da soli…., ma il lavoro da fare è ancora molto..

Lunedì mattina,Via Brugnera, ore 8.45: una punto rossa supera un trattore in semicurva a circa 120 Km orari.
Lunedì sera, via per Sacile, ore 19.20: un Audi supera, all’altezza dell’incrocio con via Palù (in pieno centro abitato) uno dei Fora par Fora che andava a trenta all’ora; velocità alla semicurva davanti alla vecchia fabbrica Jesse circa 100 all’ora, brusca frenata, sbandata, contro sterzo … e via, come in pista.

Sperando che la presenza dei Vigili non sia un fuoco di paglia e che la sicurezza dei pedoni e ciclisti sia davvero una priorità, li incoraggiamo a continuare e ad incrementare il loro lavoro di controllo sulle nostre strade.

Nulla si muove, invece, sul fronte “dell’aria che respiriamo”.

E’ dal 2006, anno del monitoraggio Arpav (ne abbiamo già parlato su questo blog), che l’amministrazione conosce la situazione della cattiva qualità dell’aria del Comune e in tutto questo tempo cosa ha fatto?

Ha partecipato, sicuramente, agli incontri (non a tutti) del Tavolo Tecnico Zonale per la Tutela e Risanamento dell’Atmosfera avviato dalla Provincia fin dal 2005, ( a questo indirizzo
http://ecologia.provincia.treviso.it/comunicazioni.asp?idunita=1 potete trovare tutte le informazioni relative a questo Tavolo Tecnico, studi, documenti, verbali degli incontri, ecc), ma vorremmo sapere se l’Amministrazione ha anche ottemperato a quanto deciso in quel tavolo e cioè se ha presentato un Piano di Azione Comunale di Risanamento dell’Aria e se si, quali misure del piano presentato sono state attuate, oltre alla ormai famosa Pedalata Ecologica?.

Leggete questo estratto del verbale del 29/05/2007 del Tavolo Tecnico Provinciale per il Risanamento dell’Atmosfera; tenete presente, nel leggerlo, che il Comune di Gaiarine è stato classificato in classe A.

“I Comuni della provincia che hanno l’obbligo per legge di presentare i Piani d’Azione sono 81, quelli cioè classificati in classe A. Di questi ne sono pervenuti 21, di cui due in classe C per cui non obbligati a presentare il Piano.
La dott.ssa Memo informa i presenti che la Provincia prenderà visione formale dei piani presentati dandone comunicazione scritta ai Comuni interessati e invita gli stessi Comuni che hanno presentato il Piano quest’anno, alla prossima scadenza fissata per il 31/01/2009, di evidenziare le misure che sono state attuate rispetto a quanto presentato ora ed eventualmente aggiornare il Piano.
I Comuni che non hanno ancora provveduto ad inviare il proprio Piano di Azione Comunale vengono sollecitati a farlo entro il 31/07/2008, seguirà anche comunicazione di sollecito scritta da parte della Provincia.”

Pensiamo che i cittadini di Gaiarine meritino qualche esaustiva risposta anche perchè è in gioco la loro salute.

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