Cultura = sviluppo

Un noto proverbio dice “Il sapere rende l’uomo libero”. Mi sono fermata a riflettere su queste poche parole che ormai vengono ripetute così spesso da perdere la loro freschezza originaria e, di conseguenza, il loro significato.
La cultura può essere vissuta come “svago” ma anche come maturazione interiore, o tutte e due contemporaneamente. L’arte ha la capacità di trasmettere modi di pensare diversi dal nostro, una sensibilità e modi di vivere alternativi. Il confronto con “l’altro” e la riflessione più intima e introspettiva aiuta a crescere e migliorarsi sempre di più. È necessario però essere aperti, ricettivi e ovviamente umili per favorire questo incontro di idee, stili di vita, modi di pensare.
La maggior parte degli amministratori concentrano l’attenzione sull’”arricchimento” del territorio con infrastrutture, nuove piazze, nuovi edifici residenziali e non, ecc. Tutte cose importanti, certo, soprattutto se condotte con buon senso, ma perché solo una minima parte rivolgono l’attenzione all’investimento sulla cultura? Sicuramente perché da risultati meno evidenti e a lungo termine, o anche perché è pericoloso che la gente sia dotata di “conoscenza”.
Garantire il diritto alla conoscenza si traduce, in termini pratici, in una scuola ben organizzata, in una biblioteca con un patrimonio ricco e vario e personale qualificato e disponibile, in centri multimediali al passo con i tempi. Ma si traduce anche in offerte culturali per i cittadini, che non hanno la necessità di uscire dal proprio territorio comunale per trovare spettacoli artistici musicali, teatrali, cinematografici, letterari, artistici e chi più ne ha più ne metta.
Mi è nata spontanea una domanda: cosa fa il nostro Comune per garantire questo diritto alla conoscenza?

Primo aspetto: istruzione. Non ho una visione ravvicinata poiché da tempo ho superato l’età della scuola dell’obbligo e non ho ancora figli che la frequentano, ma mi pare che la situazione sia buona. Questo limitandosi, ripeto, alla scuola dell’obbligo, ma per una persona adulta, che magari vuole imparare o semplicemente rispolverare una lingua straniera? Niente, bisogna per forza spostarsi. Corsi di computer per tenersi al passo coi tempi? Niente, bisogna spostarsi. Altri tipi di corsi di aggiornamento, ricreativi, culturali, artistici … ? Niente, bisogna per forza spostarsi. Per fortuna c’è una scuola di musica!

Secondo aspetto: biblioteca. Negli ultimi tre anni la nostra biblioteca è tenuta aperta da LSU (lavoratori socialmente utili) o dai ragazzi del Servizio Civile Volontario. Per quanto importante il loro contributo ed il loro impegno, anche nella veste di ex presidente del comitato di biblioteca, ho sollevato più volte il problema, ritenendo fondamentale che la gestione venga fatta da personale competente o adeguatamente formato, per garantire un servizio efficiente. Superfluo rilevare che anche gli utenti se ne sono accorti e molti preferiscono spostarsi nei comuni limitrofi. Un esempio: con ogni probabilità siamo l’unico comune nel quale non si può attivare un prestito interbibliotecario. Perché? Semplicemente perché nessuno lo sa fare.


Terzo aspetto: attività culturali. Oltre alle serate enogastronomiche che riscuotono notevole successo, alla Biennale di incisione e alle attività promosse dal comitato di biblioteca, che cosa propone il nostro comune? Non mi pare che gli spazi manchino, soprattutto all’aperto. Forse manca la volontà di investire nella cultura.

A mio avviso non è accettabile che in un programma di mandato per quel che riguarda la cultura, ci siano tre punti in tutto:
- sostenere le iniziative promosse dal comitato di biblioteca (si tratta di volontari, non è pensabile caricare tutto sulle loro spalle!);
- migliorare i servizi della biblioteca con visite didattiche per le scuole e ampliamento dell’orario di apertura (ma chi ci crede? Chi ha governato negli ultimi 5 anni?)
- valorizzare la cultura tradizionale: usi, costumi, gastronomia, ecc. (se venisse veramente fatto, potrebbe essere un passo in avanti. Importante però non limitarsi a questo poiché sarebbe tutto il contrario dell’apertura a cui accennavo sopra. Il fossilizzarsi sulla propria cultura significa, a mio avviso, rischiare il regresso).

Che cosa possiamo fare per migliorare la situazione? Voi lettori, siete soddisfatti di quello che viene fatto nel nostro comune? Avete proposte o esigenze da avanzare?
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Incontro con la lista SPS

La lista civica Sacile Partecipata e Sostenibile organizza degli incontri con le altre liste civiche del territorio per un confronto sulle esperienze vissute, per valutare gli aspetti positivi e negativi del proprio operato, per migliorare le proprie azioni nel tentativo di creare una rete per future collaborazioni.
A questo primo incontro, che si terrà martedì 14 luglio alle ore 21.00 in Via del Quartiere n. 2 a Sacile, verrà illustrato il loro progetto di bilancio partecipativo.

Ovviamente noi foraxfora ci saremo, ma anche tutte le persone curiose e interessate possono venire.

Per maggiori informazioni potete contattare Filippo al 347.2509040
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Prove tecniche di … dialogo

Martedì 30 giugno io (roberto), fiorenzo e maru abbiamo incontrato il sindaco sonego..l’abbiamo fatto in forma ufficiale e come rappresentanti del libero gruppo di cittadini foraxfora facendoci accompagnare e presentare dalla lettera già pubblicata nel post del 29 giugno.. sulle proposte:

  • consentire la registrazione dei Consigli comunali (o prevederla come normale pratica propria dell’Amministrazione);
    il sindaco vede senz’altro possibile questa iniziativa ma non nell’immediato poichè la considera funzione propria ed esclusiva dell’amministrazione vedendola in chiave verbalizzatrice e quindi realizzabile solo a compimento della nuova sede municipale con tutti i dispositivi tecnologici atti allo scopo.
    alla mia richiesta di registrazioni ufficiose e di nostra iniziativa e realizzazione dichiarata e trasparente per pubblica utilità e utilizzo si è opposto sdegnosamente e categoricamente dichiarando “io sono per le cose fatte bene!” come dire che noi le faremmo male?

  • prevedere regolari appuntamenti di confronto diretto, in Municipio o nelle frazioni, tra Amministratori e cittadini, nel corso della quale i primi rispondono alle domande dei secondi, con le modalità che l’Amministrazione vorrà definire (c.d. question time);
    il sindaco ha ammesso una mancanza di comunicazione e informazione nei confronti dei cittadini verso i quali sente di dovere un maggior contatto; ma non confronto aperto bensì riunioni programmate e periodiche (ogni 6 mesi, ogni anno) nelle quali portare a conoscenza della cittadinanza ciò che amministrazione e uffici stanno realizzando e hanno in mente di realizzare, e magari sentire eventuali proposte e critiche;

  • “aprire” Gaiarine notizie alla libera partecipazione dei cittadini (organizzati o meno) con lettere e articoli;
    il sindaco non esclude a priori questa possibilità valutandone però le difficoltà logistiche e di gestione (chi può scrivere? quanto può scrivere? di cosa può scrivere?)

  • rivitalizzare il sito Internet istituzionale del Comune, facendolo diventare il principale strumento di informazione e servizio ai cittadini, aumentandone il grado di interattività.
    il sindaco si concede un bel 4 all’attuale situazione del sito comunale anticipando che tra il loro gruppo è stata selezionato una persona le cui conoscenze specifiche permetteranno l’aggiornamento del sito, come finestra informativa del comune e anche con la possibilità di accedere a servizi online.. sull’interattività non si è espresso

infine la conversazione vivace e brillante e a tratti serrata ma bonaria si è poi allargata:

  • alla considerazione del sindaco per il nostro gruppo foraxfora e il nostro blog dichiarando “eravate partiti bene ma poi siete terribilmente scaduti a livelli permettendo commenti vergognosi ed attacchi personali inqualificabili”)
    questo dimostra che non ha seguito i nostri tentativi di moderare i commenti, gli inviti ad evitare gli attacchi personali anonimi, ma anche di non condividere la filosofia estremamente libera e aperta di un blog..
  • all’iniziativa del Placito Liventino a giudizio del sindaco allestita solo per indurlo a non firmare
    questo dimostra che non avendo letto il nostro progetto (vedi post del 16 maggio) non ha potuto constatare come il Placito Liventino non fosse altro che la richiesta ai due candidati di aderire ad un documento che conteneva i punti pregnanti del nostro progetto
  • alla vicenda expolveriera/Maschio e agli accordi urbanistici (Jesse, Moras, Riello Pera..)
    sui quali il sindaco ha difeso la condotta e le scelte della sua amministrazione
  • agli attacchi ricevuti su presunti interessi personali su presunte scelte urbanistiche
    alle quali il sindaco risponde valutando la possibilità di procedere a querela
  • alla soddisfazione del sindaco per la progettualità urbanistica programmata dalla sua amministrazione che a suo dire “eviterà ulteriori interventi edificatori per i prossimi 20/25 anni fatti salvi modesti ampliamenti vincolati in zona agricola”
    al che abbiamo affermato che allora questa amministrazione comunale può già da subito dedicarsi allo studio dei recuperi urbanistici e ambientale, nonché aumentare il livello qualitativo dei servizi sociali e culturali!

ma se nel chiudere le porte della stalla ci accorgiamo che i buoi non solo sono scappati ma han fatto fortuna gestendo ovili e pollai?
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Crisi economica mondiale, crisi di lavoro locale?

Ma nel nostro comune il lavoro c’è?
Ci sarà a settembre alla riapertura dopo le ferie?

OSSERVATORIO SUL NORD EST – L’AGENDA DEL NORD EST
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.

LA NUOVA EMERGENZA SI CHIAMA DISOCCUPAZIONE
Allarme disoccupazione, tra i cittadini del Nord Est. E’ quasi triplicato, Negli ultimi sei mesi, il peso assegnato al tema fra i problemi da affrontare con maggiore urgenza. Tre persone su dieci, nell’area nordorientale, lo mettono in cima alla lista delle questioni prioritarie, più di quattro su dieci lo collocano ai primi due posti. L’Osservatorio sul Nord Est aggiorna l’agenda di governo suggerita dai cittadini, che propone importanti novità rispetto alle precedenti rilevazioni.
I dati pubblicati dall’Istat lo certificano: il nodo occupazione si ripropone in modo prepotente, in Italia. Dopo nove anni di calo ininterrotto, nel 2008 il numero di disoccupati è tornato a crescere nel nostro paese. L’inversione di rotta, per la verità, riguarda soprattutto il Sud, mentre nel Centro e nel Nord rimane ancora il segno “più”. Ciò nondimeno, gli effetti della crisi economica sono già chiaramente visibili anche nelle imprese settentrionali, sottolineati, ad esempio, dalla significativa crescita del ricorso alla cassa integrazione. Quanto basta perché – in attesa dei dati ufficiali sui primi mesi del 2009 – il timore di perdere il posto di lavoro si faccia spazio tra i cittadini.
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La mamma degli imbecilli è sempre incinta (e radioattiva!)

NUCLEARE: URSO, DDL SCAJOLA AIUTERÀ A RIDURRE COSTI ENERGIA
“Oggi è un giorno storico, il Senato sta approvando il ddl sullo Sviluppo, del ministro Scajola, che prevede, tra l’altro, lo sviluppo del nucleare civile”. Lo ha detto il viceministro allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, parlando a margine della tavola rotonda “L’energia di domani: opportunità e sfide per il futuro”, in programma a Marcianise, in provincia di Caserta. “Finalmente – ha proseguito – abbiamo una agenda chiara, all’avanguardia. Era necessario semplificare le procedure, renderle chiare. Solo così si rende più competitivo il sistema Paese”. Parlando ancora dell’approvazione del ddl, Urso ha sottolineato che “ci consentirà di ridurre i costi dell’energia e abbassare le emissioni di anidride carbonica”. (AGI)

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Mentre tutti i Paesi industrializzati vanno verso l’innovazione e le fonti rinnovabili, per Berlusconi e Scajola i problemi energetici dell’Italia si risolvono ricominciando a produrre energia nucleare tra 20 anni. Pura propaganda, aggravata dal fatto che i siti nucleari verranno scelti liberamente dalle imprese che li realizzeranno, alla faccia del federalismo (Lega dove sei?) potranno essere localizzati anche contro la volontà delle Regioni, e saranno di fatto militarizzati. Il costo della realizzazione di 4 centrali da 6400 megawatt sarà di 20/25 miliardi, mentre il contributo di questi impianti ai consumi di energia del paese sarà inferiore al 5%.
articolo qui

Samso è l’isola a emissioni zero
Gli abitanti usano turbine, pannelli solari e combustibili naturali
KOLBY KAS (DANIMARCA) – Le dieci turbine a vento, piloni d’acciaio conficcati nel Mare del Nord ed emergenti per 77 metri, hanno cambiato il destino di un’isola. … Quelle 10 turbine “off shore”, moderna diga al carburante fossile, hanno fatto sì che l’isola di Samso sia diventata il primo e per ora unico insediamento umano ad aver abbattuto totalmente le emissioni di anidride carbonica. … I “samsingers”, si chiamano così gli abitanti, coloro che cantano Samso, spiegano come le turbine siano state piantate anche in terraferma. Sono 11 e sono proprietà di residenti che ne possiedono le chiavi. … Ventun turbine, 570 mila euro l’una il costo di quelle a terra, 2,2 milioni le “off shore”. Un investimento da 28 milioni di euro che è stato aiutato dal governo danese con abbattimenti fiscali e affrontato dal Comune e dai samsingers. Chi non aveva il capitale, in media 15 mila euro, o non credeva nel progetto, 1 su 4, oggi continua ad alimentare casa con la nafta. E nessuno lo discrimina. Gli altri proteggono le loro turbine e riprogettano le abitazioni. Hanno addobbato i tetti con il muschio per mantenere il calore, ci hanno inserito pannelli solari grandi come lucernai per l’acqua del boiler. A Samso, dove il sole si vede da maggio a fine agosto, per riscaldarsi usano paglia e trucioli di legno, le biomasse. … Alla fine dei ’90 qui importavano energia prodotta con il carbone. Nel 2001 avevano dimezzato le emissioni inquinanti, nel 2003 raggiunto l’autosufficienza energetica (pulita) e dal 2005 Samso restituisce alla Danimarca elettricità prodotta dal vento e dal sole. Quindi, i samsingers fanno profitti. … “Nel 1997 abbiamo vinto una gara e il governo ci ha chiesto di diventare un laboratorio di sostenibilità. Abbiamo dimostrato che in 10 anni si possono cambiare abitudini energetiche e stile di vita”. …
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Consiglio Comunale del 23 giugno 2009 : l’insediamento!

L’apertura del consiglio comunale ha visto la contestazione degli eletti per motivi di di incompatibilità e/o ineleggibilità alla quale il segretario comunale ha risposto equiparando il consiglio comunale ad una cerimonia sponsale e i partecipanti a celebranti del matrimonio, nell’esercizio di pubbliche funzioni davanti ad un pubblico, che in buona fede pensa che tutti siano nel posto giusto al momento giusto, legittimando così l’atto pubblico come perfettamente valido, relegando a livello individuale le eventuali responsabilità personali di chi conoscendo le scorrettezze le nasconde ma salvando come legittimo l’atto pubblico proprio perché prevale il concetto di funzionario di fatto nell’esercizio delle pubbliche funzioni… insomma, va ben così!

Poi dopo il rituale giuramento del sindaco Sonego, lui stesso ha illustrato le linee e le azioni e i progetti da realizzare nel corso del mandato, ricordando come siano stati ampiamente descritti nel programma elettorale presentato a tutti i cittadini durante le assemblee pubbliche e da loro votato approvandolo così nella sua totalità.. ha inoltre sottolineato decisamente come non siano possibili mediazioni con il programma della lista sconfitta, ricordando il principio alla base della riforma degli enti locali secondo il quale chi vince governa e attua il programma premiato dai cittadini; aggiungendo come sia superflua e ridotta a puro stile ogni discussione in merito in quanto uno e uno solo è il programma approvato dai cittadini e tale sarà realizzato senza interferenza alcuna se non l’opposizione costruttiva e non sterile e vuota persa in denunce di gran conoscenza accademica ma poco concrete mentre i cittadini hanno bisogno di fatti e hanno premiato chi ha operato sui fatti e portato risultati..

La replica di Antoniolli ha fatto notare sommessamente che per quanto sconfitto il 41% dei cittadini ha votato un altro programma..


Nella controreplica il Sindaco Sonego ha confermato la bontà e la legittimità popolare del programma proposto dalla lista Continua il Rinnovamento per Gaiarine aggiungendo come nel momento in cui dall’opposizione verranno proposte costruttive ci sarà la possibilità di mediare e modificare un programma elettorale a medio/lungo termine sui 5 anni di governo..

Infine l’intervento della Rosada ha ripercorso con amarezza i 5 anni della precedente amministrazione ricordando puntigliosamente le numerose occasioni di scontro e contestazione, anticipando con preoccupata rassegnazione una sorta di resa politica.


Intanto, ad esempio, a Ponte di Piave
http://www.pontedipiave.com/index.php?area=4&menu=98&page=439&lingua=4&idnotizia=380

o a Pordenone
http://www.pnbox.tv/
sezione istituzioni e sottosezione consigli comunali
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Il Consiglio Comunale dei Ragazzi

Sempre di più assistiamo ad un generale disinteressamento dei giovani alla vita politica sia a livello locale che nazionale. Questo aspetto è confermato dalla scarsa partecipazione registrata alle recenti elezioni amministrative nel nostro Comune. È necessario chiedersi il perché, considerando che le scelte politiche dei nostri amministratori si ripercuotono in gran parte delle nostre azioni quotidiane.
Noi giovani forse ci sentiamo distanti dal mondo della politica o forse non abbiamo voglia di impegnarci concretamente per il bene comune. Il benessere in cui viviamo ha fatto sì che abbiamo a disposizione tutto quello che ci serve, e per di più a portata di mano. Dobbiamo stare attenti invece che, se in apparenza tutto è “disponibile”, ci sono aspetti che spesso vengono meno (e noi gaiarinesi ne sappiamo qualcosa) come la possibilità di essere interpellati per questioni di nostro interesse.

Gli istituti di democrazia diretta in Italia ci sono. Quelli normati sono due e cioè il referendum e l’
iniziativa popolare, ma l’influenza di tali strumenti è piuttosto marginale. Nuove forme di democrazia diretta stanno emergendo come il Bilancio partecipativo e l’e-democracy che sfrutta le moderne tecnologie informatiche (a tal proposito è interessante il progetto della Regione Veneto chiamato “Veneto e-democracy”).

Un’altra possibilità, che negli ultimi anni si sta diffondendo, è l’istituzione dei Consigli Comunali dei Ragazzi. La L. 28 agosto 1997 n. 285 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza” ha posto le basi per l’istituzione di questo nuovo organismo, quale importante esperienza educativa per coinvolgere i bambini e i ragazzi al funzionamento dell’attività amministrativa del Comune, per sensibilizzarli sui temi della politica cittadina. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi favorisce il loro sviluppo come giovani cittadini protagonisti consapevoli e attenti custodi della salvaguardia dei tesori locali. La loro attività si traduce in proposte e pareri da sottoporre al Consiglio Comunale (dei Senior) il quale dovrà poi formulare risposte scritte e soluzioni sui problemi posti all’attenzione.
Ne possono far parte i bambini delle classi IV e V della Scuola Primaria e i ragazzi delle classi I, II e III della Scuola Secondaria di Primo Grado. L’elettorato passivo è costituito da tutti i ragazzi della stessa fascia d’età residenti nel Comune. Il funzionamento è simile a quello dei Senior, con l’elezione dei Sindaco e la nomina di consiglieri e assessori che formeranno la Giunta.
È auspicabile che anche a Gaiarine si possa realizzare tale progetto, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo, per la formazione di futuri “cittadini attivi”.
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