AUNG SAN SUU KYI

Da www.rainews24.rai.it
“Mi dichiaro innocente perché non ho commesso alcun reato”. Sono state queste le parole proferite dalla leader dell’opposizione in Myanmar, e premio Nobel per la pace 1991, Aung San Suu Kyi al tribunale che la processa da lunedì a porte chiuse nella prigione di Insein, a nord di Yangoon. Lo ha fatto sapere uno degli avvocati dell’imputata, nonché portavoce del partito d’opposizione della lega nazionale per la democrazia, Nyan Win.
Aung San Suu Kyi è accusata di aver violato gli arresti domiciliari – che terminano il 27 maggio prossimo – per aver ospitato per due giorni un attivista mormone americano, John William Yettaw, arrivato nella casa del premio Nobel nottetempo e attraversando il lago a nuoto. L’uomo ha dichiarato ai giudici di aver sognato che Aung San Suu Kyi sarebbe stata uccisa e ha così deciso di raggiungerla nella sua dimora con l’intenzione di avvisarla. Il giudice del tribunale della prigione di Insein, Thaung Nyunt, ha accettato oggi la richiesta di incriminazione per San Suu Kyi. La sentenza potrebbe arrivare anche prima della scadenza dei termini dei domiciliari. Se giudicato colpevole, il premio Nobel rischia fino a cinque anni di carcere che, a detta di uno dei suoi avvocati, l’americano Jared Genser, potrebbero essere fatali per Suu Kyi. Le condizioni di salute della donna, infatti, sono da tempo precarie. Secondo alcuni osservatori internazionali, la giunta militare birmana mira a sfruttare questa situazione così da mantenere Suu Kyi sotto regime detentivo in vista delle elezioni del prossimo anno.

Questa donna è il simbolo della lotta per la democrazia.
Per maggiori informazioni su di lei potete visitare il link
http://it.wikipedia.org/wiki/Aung_San_Suu_Kyi
Oppure basta digitare anche solo il suo nome in qualsiasi motore di ricerca e vi si aprirà una lista infinita circa la sua incredibile vita.
DOBBIAMO fare qualcosa.

Ho appena firmato una petizione che chiede al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon di dare priorità al loro rilascio. Più siamo a firmare, più sarà chiaro che il rilascio di tutti i prigionieri è importante per i cittadini di tutto il mondo. Puoi firmare in basso e dirlo ai tuoi amici!
http://www.avaaz.org/it/free_burma_political_prisoners/98.php/?CLICK_TF_TRACK
Grazie infinite per il vostro aiuto!
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Autosufficienza energetica: fora par fora prima dell’europa

Immobili a “energia zero”, per quelli pubblici si anticipa al 2015

27 aprile 2009 – Prosegue l’iter di revisione della direttiva europea sul rendimento energetico degli immobili EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), la cui ultima versione risale al 2002. Il Parlamento europeo ha detto sì alla risoluzione approvata dalla Commissione Industria, Ricerca, Energia (ITRE), che prevede per gli immobili l’obbligo a partire dall’1 gennaio 2019 di essere a “energia zero”, di autoprodursi cioè tutta l’energia che consumano attraverso impianti a fonti rinnovabili. Con 549 voti a favore il testo è passato alla plenaria di Strasburgo senza cambiamenti radicali, ma con un’interessante novità: l’obbligo per gli immobili pubblici di fare da esempio anticipando solo per questi ultimi la data verso l’obiettivo “energia zero” di tre anni.
Insomma, gli edifici pubblici, vecchi o nuovi che siano, dovranno applicare i requisiti richiesti dalla direttiva per realizzare immobili autosufficienti dal punto di vista energetico e 100 per cento “energia verde” entro il 2015. L’altra modifica del testo elaborato dalla Commissione Itre prevede l’eliminazione dello studio di fattibilità, prima obbligatorio, sull’uso delle rinnovabili negli immobili. Modifica che però non è piaciuta all’Erec (European Renewable Energy Council). Quest’ultima si è mostrata soddisfatta, invece, per l’aspetto che riguarda i meccanismi di finanziamento previsti nel testo. Nell’accordo raggiunto al Parlamento europeo è passata l’indicazione della Commissione Itre che prevede la Commissione europea avanzi proposte legislative entro il 2010 che stabiliscano tassi Iva agevolati per i prodotti e i servizi legati alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica. Le proposte dovranno anche considerare un aumento dell’ammontare massimo dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale a sostegno di energia rinnovabile ed efficienza energetica. Infine dovrà essere creato un fondo per gli investimenti fatti negli edifici in efficienza energetica e energia rinnovabile grazie ai contributi del bilancio comunitario, della Banca europea degli investimenti e degli Stati membri. Ora, per il via libera definitivo, si attende l’ultima tappa dell’iter di approvazione, ovvero il parere del Consiglio Europeo.
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Dedicato a Serena e ad altre/i come Lei.

I tuoi commenti mi meravigliano (nel senso della meraviglia che si può leggere negli occhi spalancati e felici di un bambino di fronte ad un regalo inatteso), ed essi sono proprio un meraviglioso inatteso regalo.

Hai dipinto in modo perfetto un quadro vuoto di democrazia, pieno di onnipotenza, dove i Consiglieri di maggioranza sono ridotti a comparse insignificanti.
Il Consiglio Comunale, come dici tu, ed è vero, dovrebbe essere il luogo dove con il dialogo si costruisce e si tutela l’interesse collettivo, ma sempre più spesso non è così.
Per costruire e tutelare l’interesse collettivo è necessario credere nei valori fondamentali della convivenza civile, avere rispetto delle opinioni altrui, osservare le regole e le leggi, che se valgono per i cittadini comuni e a maggior ragione debbono valere per gli amministratori, avere rispetto dei ruoli istituzionali, soprattutto della minoranza.
Non può esserci dialogo quando di fronte ad osservazioni, argomentazioni, richiami alle regole e alle leggi, qualcuno fa finta di non sentire, perché o ha interessi non collettivi da difendere, o vuol dimostrare di rappresentare il potere fine a se stesso.
Ripubblico, a questo punto delle nostre discussioni, il mio post pubblicato domenica 29 Marzo 2009, per sollecitare ancor di più il dibattito su questi temi che sono uno dei due pilastri su cui abbiamo costruito la nostra azione, non nostra in quanto tale ma nostra in quanto noi ci poniamo l’obbiettivo necessario ed urgente di cambiare il modo di fare gli amministratori e di risvegliare qualche cittadino dormiente.
Lo ripubblico anche per dimostrare che la nostra azione ha già dato qualche frutto se non altro per il fatto che nei programmi elettorali delle due liste in competizione si parli trasparenza, di informazione e di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, in uno, addirittura in modo prioritario, la Trasparenza è diventata addirittura una delle “2T”.

Se da un lato questo mi e ci gratifica dall’altro penso che per ottenere il cambiamento che ci prefissiamo è necessario avere oggi e soprattutto domani tante persone come te.

Per dirla alla Orwell/Roberto sostituite Sindaco con Grantacchino e Segretario con Capponegiulivo

Post del 29 Marzo Titolo: Sindaco nuovo despota?
La legge elettorale che ha portato alla elezione diretta del Sindaco, all’abolizione del Coreco e di fatto anche all’abolizione del Segretario Comunale, non più dipendente dello Stato ma di una Agenzia autonoma preposta alla gestione del relativo albo, ha prodotto un grave deficit di Democrazia nella gestione della Cosa Pubblica.
L’elezione diretta del Sindaco ha sostanzialmente tolto potere al Consiglio Comunale, rendendo i Consiglieri di maggioranza normalmente subalterni ai voleri del Sindaco.Se quest’ultimo non è un paradigma di Democrazia potrà imporre sempre e comunque le sue decisioni tramite il ricatto “se non ho la vostra fiducia andiamo tutti a casa”.
Ho partecipato a quasi tutti i Consigli Comunali dell’attuale Amministrazione ed in quasi cinque anni ho assistito ad un solo voto di astensione da parte di un Consigliere di Maggioranza.

L’abolizione del Coreco ha spostato ancor di più il potere dal Consiglio Comunale al Sindaco, in quanto di fronte ad un atto illegittimo del Sindaco, il Consigliere Comunale non può far nulla, a meno che quell’atto illegittimo non lo danneggi personalmente, mentre prima poteva ricorrere al Coreco.
Con le leggi vigenti il Consigliere Comunale non può neppure ricorrere al Tar .
In questo modo viene a decadere quasi interamente la funzione stessa del Consiglio Comunale, soprattutto nei piccoli comuni come il nostro, e ancor di più viene a mancare la funzione di controllo che per legge dovrebbero svolgere i Consiglieri di Minoranza.
Il segretario Comunale fino al 1997 era un funzionario/dirigente del Ministero dell’interno, successivamente la legge ha dato al Sindaco la possibilità di scegliere il Segretario Comunale in modo assolutamente fiduciario.
Questo incarico fiduciario fa sì che il Segretario Comunale, prima garante dello Stato, del Consiglio Comunale, dei cittadini e di conseguenza dell’intera Comunità, sia diventato sostanzialmente il garante del sindaco e dell’Amministrazione politica, anche a fronte di decisioni temerarie, pena la revoca dell’incarico fiduciario e quindi il “licenziamento”.

Le modifiche legislative di cui abbiamo parlato hanno riposto nelle mani del Sindaco un potere enorme, che può tradursi in una gestione autoritaria e non democratica, se il Sindaco non si attiene al ruolo istituzionale che gli è proprio e cioè quello di amministratore della Comunità non per interessi personali o di qualcuno in particolare ma per garantire a tutti i cittadini i medesimi diritti, e governare con efficienza, efficacia e trasparenza.

Nel nostro Comune, dopo cinque di questa Amministrazione e di questo Sindaco, c’è una forte necessità di ricostruire un minimo di partecipazione democratica e di rendere l’azione Amministrativa trasparente.
Mai nella storia del Comune di Gaiarine si è assistito ad un periodo più buio di questo in termini di autoreferenzialità del Sindaco, di esproprio del potere del Consiglio Comunale, di fastidio nei confronti dei Consiglieri di Minoranza, di intralcio al loro ruolo istituzionale di controllo, di non rispetto delle regole democratiche, di gestione oscurantista degli atti e delle informazioni, di assoluta mancanza di trasparenza.

L’aumento della partecipazione democratica alla vita della Comunità può avvenire solamente rendendo la casa Comunale veramente “aperta a tutti e trasparente”, metaforicamente “una casa di vetro”.
Per costruire questa Casa non è solo necessario rispettare il programma elettorale, dare le informazioni ai cittadini sulle decisioni prese, ma in qualche modo, anche se il cittadino tramite il voto ha trasferito il governo da se a qualcun altro, è necessario che l’amministrazione intraprenda tutta una serie di iniziative in grado di mantenere un proficuo confronto con i cittadini medesimi e dare ai questi la possibilità di controllare l’operato dell’Amministrazione.

E’ altrettanto importante che le opposizioni siano messe nelle condizioni di esercitare fino in fondo la loro funzione istituzionale che è quella del “controllo amministrativo”, in questo senso vanno delineati all’interno dell’Amministrazione percorsi agevolati aldilà della legge 142 per consiglieri di opposizione in modo da rendere più semplice il loro compito.

Le cose che possono essere messe in atto per conseguire i punti sopra indicati sono:

Question time
Consiglio comunale dei “Ragazzi”
“Consiglio comunale nelle frazioni” quando vi sono argomenti che riguardano la vita della frazione.
Giudice di Pace con sede a Gaiarine
Istituzioni delle Commissioni Comunali
Aggiornamento costante del sito internet
Bacheche elettroniche nelle frazioni.

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Consiglio Comunale a Gaiarine

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal nostro inviato Galletto Polletto al Grangiurì Avicolo di Gaiarine del 19 maggio 2009:

Gran riunione alla Fattoria di Gaiarine ieri.
Si doveva decidere se permettere al Grancinghiale la costruzione nel Pollaio di un suo personale truogolo nel quale trasformare a proprio uso e consumo quintali e quintali di sbobba alimentare.
Questa mangiatoia doveva sorgere in un angolino dimenticato dove un tempo si svolgevano sanguinosi combattimenti tra galli mentre ora la pax avicola lo aveva restituito alla natura, certo selvaggia e abbandonata ma viva!

Ovviamente gli abitanti della Fattoria reagivano ciascuno a modo proprio: chi aveva il proprio giaciglio lì vicino era preoccupato di dover vivere nelle vicinanze subendo rumori, odori, viavai di gente e mezzi, insomma.. un inferno!
Chi viveva dall’altra parte del pollaio o non si interessava affatto o pensava che un truogolo così (progettato da un truogo-designer di fama internazionale) avrebbe dato onori e prestigio al pollaio;
il Grangiurì Avicolo e soprattutto il Grantacchino pensava che la somma versata dal Grancinghiale avrebbe fatto bene a tutto il pollaio (figuriamoci a lui che ne era il capo), e perchè ciò accadesse si poteva ben accomodare e aggirare le severe regole che nella Fattoria vigevano a garanzia di tutti; infine un manipolo di polli, riuniti nel gruppo AmicaSerra, pensava che quel truogolo doveva essere costruito se e dove il pollaio poteva accettarlo con le conseguenze meno pesanti per il suo recinto e per chi ci abitava, accontentando così sia Granchinghiale sia il Pollaio, e che se le regole esistevano dovevano essere rispettate anche dal Grancinghiale in persona!
Com’è, come non è, ogni obiezione e tentativo di migliorare il progetto truogolesco fu negata e respinta, finanche rivolgendosi alla Corte dei Tonti e al Consiglio di Prato non si ebbero risultati in tal senso.
In questo modo si è arrivati alla riunione del Grangiurì Avicolo di ieri dove si son visti battibecchi ripetuti tra galli, anatre, oche e galline, con Capponegiulivo che invocava le legittime aspettative di Grancinghiale e dove addirittura si è scoperto tra lo stupore (quasi) generale che le uova date dal Grantacchino al manipolo di polli di Amica Serra necessarie alla verifica della regolarità del truogolo erano.. scadute!!!
Alla fine il truogolo è stato approvato e rimane solo l’insperata bocciatura del F.A.R. (Fattoria Amministrativa Regionale).

Ebbene, quale senso, quale morale ricavare da siffatta favoletta?

Che se Grancinghiale fa il suo lavoro in nome di Se Stesso, Grantacchino deve fare il proprio lavoro in nome della Fattoria!

O no?

« Se i fatti invece dicono il contrario, allora bisogna alterare i fatti. Così la storia si riscrive di continuo. Questa quotidiana falsificazione del passato, intrapresa e condotta dal Ministero della Verità, è necessaria alla stabilità del regime. […] La mutabilità del passato è il dogma centrale. »
p.s. un grato pensiero a George Orwell
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Facciamo servizio pubblico !!!!

Un Anonimo ha scritto:
Vorrei sapere quale cittadino normale mi sa dire di cosa e di dove si discute quanto il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale è: “Piano urbanistico attuativo di iniziativa privata “C2/1” – approvazione”.

Caro Anonimo, neppure noi in quanto “Cittadini normali” avevamo capito di cosa tratterà il 1° punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 19/05/2009.
Evidentemente la comunicazione esaustiva e la trasparenza, aldilà delle affermazioni preelettorali, latita.

Per capire e poterti rispondere abbiamo dovuto informarci.

Ecco di che cosa si tratta:

E’ l’attuazione di una nuova lottizzazione ( prevista nel .P.R.G. vigente e identificata come C2/1) che si colloca tra il Vicolo dei Sarcinelli e Via Enrico Fermi a Gaiarine, in altre parole si tratta dell’area che sta dietro il Municipio.
In tale area, che ha una superficie di circa 19.000 mq, sono previsti otto lotti a destinazione residenziale per una cubatura totale di circa 19.000 mc.

Per quanto riguarda il dove si discuterà, questo avverrà nell’apposita sala della Casa Comunale di Villa Altan a Campomolino come indicato nel manifesto di convocazione del Consiglio Comunale che puoi trovare sul nostro Blog.

Grazie per il tuo commento e non demordere, fatti vivo ancora.

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Ex polveriera: un nuovo stile di governo?

Noi pensiamo che un Sindaco, a qualsiasi parte politica appartenga, qualsiasi sia il numero dei cittadini che lo abbiano votato, proprio perché Sindaco debba garantire i diritti di tutti.
Quello che sta succedendo nel caso del Piano di recupero di iniziativa privata denominato “Ex polveriera”, che sarà discusso nel Consiglio Comunale del 19 Maggio ore 19.00, (sulla intera vicenda dell’ex polveriera ci sarebbe molto da raccontare ai cittadini del nostro Comune, ma magari lo facciamo un’altra volta) ha dell’ incredibile in quanto a tutela dei diritti di tutti.

Sulla ex polveriera è pendente un ricorso al Tar di 26 cittadini del nostro Comune e della Associazione Ambientalista Amica Terra Onlus, che si oppongono alla costruzione in quel luogo di una distilleria, nonostante questo la Giunta in data 19/03/2009 ha adottato in Piano di recupero di iniziativa privata “Ex Polveriera” presentato dall’attuale proprietario dell’area
Naturalmente questo piano è stato approvato dalla Commissione Edilizia dopo l’istruttoria del Dirigente dell’Area Tecnica.

In data 17/04/2009 l’Associazione Amica Terra, nei termini previsti (entro trenta giorni dall’adozione ) ha presentato le Osservazioni al Piano, che potete leggere QUI.
Il 20/04/2009 l’ufficio tecnico di Gaiarine trasmette un fax indirizzato ai progettisti del piano, cioè a quelli incaricati e pagati dal privato proprietario dell’area, il cui contenuto integrale è questo: “Si trasmette in allegato osservazione del Gruppo Ambientale AMICA TERRA al Piano di Recupero di iniziativa privata denominato “EX POLVERIERA” adottato con Delibera Giunta Comunale n. 44 del 19.03.2009. L’approvazione del suddetto Piano dal Consiglio Comunale è fissata per il giorno 24.04.2009, il Sindaco chiede la motivazione per il non accoglimento della stessa”.

Non so se si capisce ma il Sindaco ha stabilito a priori che il Piano è perfetto, che le osservazioni sono da respingere e basta; non solo fa questo ma le motivazioni di non accoglimento se le fa scrivere dai progettisti pagati dal privato, i quali cosa dovrebbero dire, dato che sono gli estensori del piano? Che se il piano non è conforme per omissione, sviste e quant’altro alle norme nazionali, regionali o comunali, non è da approvare?
Sono diventati per volere del sindaco i controllori di loro stessi.

E’ il Comune, con i tecnici comunali o con un tecnico esterno pagato dal Comune stesso, che ha l’obbligo di tutelare il diritto di tutti e verificare se le osservazioni presentate da un qualsiasi cittadino o da Associazioni di qualsiasi tipo o natura, siano pertinenti o non lo siano.

Il sindaco dovrebbe essere il garante dei diritti di tutti i suoi concittadini e non il difensore di uno solo.

Siamo di fronte a un gravissimo vuoto di tutela democratica.

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Old Style Communication

A pagina 1 del proprio programma elettorale, il movimento politico Continua il Rinnovamento per Gaiarine (che ricandida Loris Sonego alla carica di Sindaco) “si propone di amministrare per la seconda volta il Comune di Gaiarine in continuità con il precedente mandato”. E a proposito della comunicazione istituzionale i suoi candidati affermano di essere “consapevoli che nel rapporto con i cittadini si debbano migliorare le forme di comunicazione ed informazione”. E ancora: “la comunicazione e l’informazione verranno incentivate mediante assemblee pubbliche nelle frazioni, uscite di Gaiarine Notizie e aggiornamento puntuale del sito Internet del Comune”. Bene, se intendono amministrare nel segno della continuità significa che dovrebbero già fare oggi quello che dicono di fare in futuro, giusto?
Per esempio: abbiamo sentito dire che per la prossima settimana è stato convocato un Consiglio comunale. E allora via a vedere il sito del Comune, se non ricordiamo male c’è il collegamento diretto alle convocazioni del Consiglio. Ecco sì, provate a collegarvi oggi alla pagina http://www.comune.gaiarine.tv.it/cms/pagina.php?id=114 e… troverete la convocazione del Consiglio comunale dello scorso 9 ottobre 2008! Parliamo di 6 mesi fa!! E come sapete ci sono stati altri Consigli comunali nel frattempo.
Allora intanto interveniamo noi a fare servizio pubblico, mettendovi a disposizione la copia della convocazione, che potete scaricare ciccando QUI.

Poi però… su questo Consiglio comunale, che si terrà martedì 19 maggio a Villa Altan alle 19, c’è qualcosa da dire.
Cominciamo dagli argomenti trattati, ecco l’ordine del giorno:
1. Piano urbanistico attuativo di iniziativa privata “C2/1” – approvazione;
2. Piano urbanistico attuativo “Busco 2” – approvazione;
3. Piano di recupero di iniziativa privata denominato “ex –polveriera” – approvazione.

Si tratta dell’approvazione di 3 atti di pianificazione urbanistica! E in piena campagna elettorale!
Non ci serve citare articoli di legge e sentenze (che pure esistono) per ricordare che in campagna elettorale l’Amministrazione cittadina deve limitarsi all’approvazione di atti aventi carattere di urgenza.
Al di là degli aspetti normativi, ci preoccupa un simile stile amministrativo. Nel corso della campagna elettorale ci si deve astenere dalla programmazione futura innanzitutto perché essa diventa strumento scorretto di propaganda. Poi perché spesso si “blindano”, si cerca cioè di rendere immodificabili, decisioni e provvedimenti che hanno suscitato la decisa opposizione dei/delle cittatidni/e, come nel caso dell’ex-polveriera (di cui daremo conto in un prossimo post).
E poi ancora perché convocare un Consiglio comunale alle 19, le sette della sera, di un giorno lavorativo? Come fa la gente che lavora a partecipare? Non deve essere un caso se questo Consiglio comunale era stato convocato una prima volta venerdì 24 aprile alle 13!! Come si può affermare di voler amministrare il nostro Comune (in continuità con quanto si sta facendo oggi) incentivando comunicazione e informazione attraverso assemblee pubbliche, se nello stesso tempo si ostacola (quando non si rende impossibile) la partecipazione delle/dei cittadine/i alla più importante di queste: il Consiglio comunale?! È in questo modo che “Sindaco, Assessori e Consiglieri si impegnano a dare maggiore spazio nella loro attività istituzionale per favorire la partecipazione ed il confronto con i cittadini, singoli o gruppi organizzati”?

A noi non sembra un modo rinnovato di governare questo. Per non dire della
sgradevole abitudine di dar luogo a inaugurazioni e festeggiamenti a ridosso della campagna elettorale, vero esempio di continuità con uno stile amministrativo vecchio e scorretto. Anzi, nel caso del nostro Comune, addirittura nel corso della campagna elettorale!
Invece di essere un momento di festosa condivisione essi diventano meri comizi elettorali di parte che, nella maggior parte dei casi, generano nelle/i cittadine/i sentimenti di derisione e sdegno.

Per terminare in stile propositivo, formuliamo 3 proposte che possono realmente migliorare il rapporto tra ente e cittadine/i, favorendo la comunicazione e la partecipazione democratica:

  • il sito istituzionale del Comune sia reso interattivo e aggiornato quotidianamente rendendo disponibili tutti le informazioni e gli atti amministrativi (e, se opportuno, le istruttorie) che riguardano la vita delle cittadine/i;
  • i Consigli comunali siano convocati in giorni e orari che consentono veramente la partecipazione del più grande numero di persone;
  • si rimandino al dopo elezioni inaugurazioni e festeggiamenti.

(Tutti i virgolettati sono tratti dal programma elettorale della lista Continua il Rinnovamento per Gaiarine, che potete scaricare dal link del precedente post)

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